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IL TUTORAGGIO INFERMIERISTICO: obiettivi, normativa e problemiIl punto di riferimento in Italia è la legge 341 del 1990 art 13 – riforma degli ordinamenti universitari. Come tutti gli addetti ai lavori sanno, questa legge stabilisce i fini del tutoraggio, ma ancora oggi, a più di dieci anni dalla sua formulazione sul ruolo del tutor ci sono ancora molti punti oscuri:
tanto per cominciare quali sono le competenze che deve possedere il tutor? poi quali sono i punti di riferimento per la valutazione del suo operato, e per quello degli studenti. Altro grosso "buco" è la compensazione ed il riconoscimento di questa attività sotto il profilo economico e di carriera. Malgrado queste difficoltà il tutoraggio si fa: e con il tempo si fa sempre meglio. così come la professione infermieristica si va strutturando in modelli assistenziali sempre più efficaci e con competenze sempre più articolate, che penso sarebbero piaciute anche alla Nightingale, proprio perché vanno molto oltre a quello che lei era riuscita a realizzare.... Ho avuto il privilegio di riflettere su questa tematica, complessa ed essenziale per lo sviluppo di una buona sanità, con molti professionisti, ma l'esperienza senza dubbio più significativa è quella che stiamo realizzando con l'università di Perugia, dove dalla teoria si è già passati alla pratica e si possono misurare i risultati concreti del lavoro di sistematizzazione metodologica e di condivisione. Come sempre il merito è dei professionisti se le cose funzionano, il formatore accompagna solo il processo di apprendimento. Pur avendo chiaro questo sono molto felice quando i progetti a cui partecipo diventano delle realtà utili.... Entrando nel merito: il percorso che proponiamo non ha la pretesa di sciogliere tutti i nodi, ma si propone essenzialmente di:
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